La montagna sulla cui vetta sorge la cittadina medievale di Erice è di grande interesse naturalistico: la sua copertura vegetale varia dalla macchia mediterranea ai boschi e alle pinete fino al giardino del Balio (da pochi anni risistemato).
Percorrendo in auto i tornanti di Erice, oltre la strada asfaltata si possono incontrare diversi sentieri percorribili a piedi ma anche stradine sterrate praticabili in moto e in mountain bike (si vedono anche dall’ovovia), la montagna, infatti, è meta di escursioni che la rendono fruibile anche dal punto di vista sportivo oltre che naturalistico. I sentieri più noti sono quelli di Sant’Anna che sale lungo il versante occidentale e che raggiunge Erice Vetta e il sentiero di San Matteo, sul versante nord, che raggiunge il Museo agroforestale.
La protezione della montagna è affidata all’Azienda Forestale che è l’Ente che si interessa di ripulire i sentieri esistenti o di creare nuovi percorsi frequentabili e anche di togliere sterpaglie e di sistemare i parafuoco. Purtroppo frequenti incendi, spesso causati dal forte Scirocco, sempre estivi e ormai annuali, hanno distrutto ettari di macchia mediterranea fino a lambire i boschi e le pinete di cui Erice va famosa. Gli incendi sembra vengano causati dalla mano dei piromani che restringono sempre più la sua vegetazione, per non parlare dei disagi causati dalle fiamme ai numerosi villini sorti sui fianchi del monte.