disegno V. Peralta: upupa, in dialetto 'titibussu' |
In base agli studi effettuati i dati raccolti sulla distribuzione della fauna terrestre presentano delle analogie con quelli del limitrofo Zingaro.
gabbiano comune |
Lungo la costa si può avvistare il gabbiano comune (larus ridibundus) che vive in colonie numerose in solitudine o in compagnia di altri individui; il martin pescatore (alcedo atthis) si può osservare sugli scogli, di solito isolato.
Il colombo selvatico (columba livia) è comune sia lungo le scogliere che nelle pareti rocciose; la civetta (athene noctua) è molto diffusa ed è presente negli ambienti rocciosi; a Cofano e allo Zingaro e nel promontorio di San Vito trova uno dei suoi ambienti più idonei in Sicilia.
colombo selvatico |
Il corvo imperiale (corvus corax) abita le pareti rocciose della zona in cui è possibile osservarlo in gruppi.
La coturnice di Sicilia (alectoris graeca whitakeri) è abbastanza diffusa in tutta l’area dello Zingaro, del Cofano e di San Vito Lo Capo; il suo habitat preferito è la vegetazione dominata da ampelodesma, lontano dalla costa.
disegno V. Peralta, coturnice di Sicilia |
Anche l’allocco (strix aluco), che è un predatore notturno, è ben distribuito dentro la riserva dove si riproduce.
Tra i rapaci uno dei più noti è il falco pellegrino (falco peregrinus), anch'esso predatore; si tratta di una specie tipicamente rupestre che si riproduce nella riserva su pareti rocciosi e falesie. Poiché è anche un bellissimo esemplare in passato si faceva collezione delle sue spoglie imbalsamate, minacciandone la specie.
L’aquila del Bonelli (hieraetus fasciatus), un esemplare di grosse dimensioni la cui apertura alare può raggiungere 150-170 cm, nidifica a Cofano e nelle montagne dello Zingaro. Si tratta di una specie largamente protetta che in passato è stata minacciata dal bracconaggio e da chi fa collezione di uccelli rari.
L’istrice (hystrix cristata) vive diffuso in tutta l’area, dal livello più basso a quello più alto. I lunghi aculei, lasciati per strada, possono diventare tracce per la sua individuazione. Vive nella gariga e si sposta di notte; ne è stata minacciata l’estinzione con la caccia e con la distruzione (per lo più incendi) del suo habitat.
La donnola (mustela nivalis), piccolo carnivoro, frequenta gli ambienti rocciosi, è carnivora e agisce sia di giorno che di notte per inseguire le sue prede anche dentro le tane sotterranee. Il nome dialettale è baddottola.
La volpe (vulpes vulpes) è molto diffusa dentro la riserva come anche nel resto della Sicilia. Si sa che preferisce ambienti pieni di anfratti rocciosi, cespugli e pietraie in modo che possa stabilirci la sua tana.
Altra presenza molto diffusa dentro la riserva, così come in tutta l’Isola, è quella del coniglio selvatico (oryctolagus cuniculus) chiamato in dialetto cunigghiu, che predilige habitat con vegetazione costituita da cespugli e macchie erbose dove è capace di scavare tane complicate per nascondersi, infatti di giorno sta chiuso dentro e non esce allo scoperto.
Nel campo dei rettili tra i cespugli è facile scorgere la lucertola siciliana (podarcis sicula) o la lucertola campestre (podarcis wagleriana). Entrambe le specie sono molto comuni nella riserva, la lucertola siciliana in particolare abita le zone a gariga del Cofano,quella campestre predilige i substrati rocciosi dove può termoregolamentarsi meglio.
lucertola siciliana |
Tra i serpenti il più comune e diffuso in Sicilia è il biacco (coluber viridiflavus) che vive abbondantemente anche dentro la riserva spesso nascondendosi sotto i sassi o i cespugli.
L'ape nostrana, quella sicula, è facile osservarla mentre si posa sulle fioriture primaverili (come il cardo-spina bianca che in zona cresce abbondante) per raccogliere il nettare e il polline.
ape sicula |
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