La Riserva

   Monte Cofano, per le sue specifiche peculiarità, è diventata una riserva naturale ed è stato inserito nell'elenco delle riserve esistenti in Sicilia.
golfo di Bonagia, monte Cofano e Capo San Vito

   Istituita con Decreto 25 luglio 1997, n. 486 dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Riserva di Monte Cofano è stata affidata in gestione all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia. L'area, ricadente nel comune di Custonaci (foglio 248 tavoletta III N.E. della Carta d'Italia dell'I. G. M.) si estende per 537,5 ha di cui 325,5 zona A o di riserva vera e propria, e 185 zona B o di preriserva cioè di protezione della riserva. 
ingresso a Cala Buguto
   La Riserva Naturale è Orientata ed occupa un posto di considerevole importanza fra quelle esistenti nel territorio di Trapani. La definizione 'orientata' sta a significare che la gestione dell'area è rivolta a dirigere i processi evolutivi della vegetazione e della fauna attraverso interventi tesi a conservare o a ristabilire le condizioni ambientali naturali. Il notevole interesse geomorfologico dell’intera area e l’importanza della vegetazione e della flora, tipicamente mediterranee, hanno costituito le motivazioni principali per cui è sorta la riserva. La sua flora comprende, oltre a specie comuni dell’area mediterranea, altre specie, in particolare rupestri e molte delle quali endemiche o rare. Di particolare rilevanza sono poi le estese formazioni a palma nana riscontrabili nelle pendici del Cofano, dalla parte del mare, da considerarsi tra le poche ancora integre in Sicilia.
palma nana a cala Buguto
   Da rilevare anche l’avifauna: l’area, infatti, riveste un notevole interesse per la nidificazione di rare e significative specie di uccelli tra le quali l’aquila del Bonelli.
  Coste rocciose caratterizzate dal trottoir a vermeti, acque incontaminate e ricche di fauna ittica, testimonianze di insediamenti del Paleolitico Superiore, architetture militari di difesa costiera, sono gli altri elementi che hanno favorito la nascita dell’area protetta.

ingresso da baglio Cofano 
inizio del sentiero
   
   L’Ente che ha avuto in gestione la salvaguardia della riserva, dopo aver provveduto alla stesura di un piano di lavoro finalizzato alla sistemazione delle due zone A e B, ha provveduto ad avviare gli interventi operativi necessari per la tutela dell’ambiente, principalmente delle componenti naturalistiche, mettendo in atto piani per la protezione della flora e della fauna locali, ed ha stabilito dove sorgessero gli ingressi e dove tracciare i sentieri (corredati da apposita segnaletica).

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