Il turismo

   
  Riguardo al turismo il territorio ericino ha molte località frequentate durante l’estate, estati in Sicilia sempre lunghe e assolate.
   L’attrazione principale della riviera Nord-occidentale nei mesi estivi è costituita dal mare, per le sue limpidissime acque ancora incontaminate e per la bellezza dei litorali rocciosi o sabbiosi. Da Pizzolungo fino al promontorio di Capo San Vito si annoverano tra le più attrezzate aree turistiche balneari: Bonagia, Lido Valderice, Cornino, San Vito Lo Capo sono diventati centri di villeggiatura rinomati anche all’estero non solo grazie alla loro suggestiva posizione, ma anche alla loro offerta ricettiva.

porticciolo turistico di Bonagia
La tonnara di Bonagia dopo la ristrutturazione è diventata un complesso turistico alberghiero che comprende un albergo ed un vero e proprio recidence, costituito da multiproprietà. Il nuovo complesso turistico è stato inserito in un circuito specializzato operante a livello internazionale; nelle piccole botteghe presenti al suo interno, si possono trovare prodotti dell’artigianato tipico e delle tradizioni locali. Tutto ciò, naturalmente, a vantaggio delle attività economiche del piccolo centro abitato che vanta anche un porticciolo turistico. 

Cornino, che fino a qualche decennio fa comprendeva poche case di pescatori, è frequentatissimo d’estate, meta di bagnanti giornalieri e di villeggianti che nel mese di agosto si trasferiscono nella località, attratti dal mare e dalla bellezza del luogo.

preparazione estratto di pomodoro

Presepe Vivente, vasaio

   Non bisogna dimenticare, inoltre, che dagli anni ’80, con la nascita del Presepe Vivente di Scurati, Monte Cofano è diventato luogo di richiamo anche per il turismo religioso, legato prima al solo culto della Madonna di Custonaci.   
  Le manifestazioni più suggestive, però, sono legate principalmente ai festeggiamenti della Madonna patrona di Custonaci (Custonaci, “Civitas Mariae”) che ricorrono a fine agosto con il suggestivo sbarco dell’immagine sacra a Cala Buguto, la processione e la fiaccolata. I fuochi d’artificio dopo mezzanotte concludono ogni anno la festa attirando curiosi dai paesi vicini e turisti di varia provenienza. 
l'arrivo dell'imbarcazione

 in attesa dello sbarco
i festeggiamenti 

i fuochi d'artificio
  A Cornino, nel giro di pochissimo tempo, negli ultimi decenni erano sorte moderne villette, ristoranti, bar e pizzerie,  villaggi con mini appartamenti da affittare. Utilizzando la pietra e il marmo delle numerose cave vicine erano stati creati spazi all’aperto organizzati razionalmente, con un risultato davvero sorprendente: un vero centro balneare fornito di svaghi, giochi per ba.mbini e attrezzature sportive, che non aveva nulla da invidiare ai centri di villeggiatura più rinomati delle riviere italiane. Le recenti crisi del comparto turistico hanno però dato un grave colpo alla ripresa che si era avvertita e mantenuta per un certo periodo. 
San Vito Lo Capo
   San Vito Lo Capo si può considerare il fiore all’occhiello del turismo balneare del territorio di Trapani. Gli operatori del settore sono riusciti a inserire la località nei circuiti internazionali giusti con buoni risultati per quanto riguarda il numero di turisti, per lo più tedeschi, che ogni anno trascorrono le ferie estive nella cittadina sanvitese.
Buona parte degli abitanti trae le sue entrate dall’attività turistica; il paese offre alloggio ai turisti, oltre che nei numerosi alberghi dislocati lungo la spiaggia, a pochissima distanza dal mare, anche in abitazioni private.

   D’estate il maggior richiamo di San Vito è costituito da una baia di sabbia   bianchissima e finissima lunga più di un chilometro che si stende tra il mare e le case. Di recente, però, la costruzione dei due moli, uno per i pescherecci e l’altro per le barche da diporto, ha modificato il corso delle correnti con effetti negativi per la baia. La sabbia, infatti, trasportata a lungo dalle correnti si è accumulata dentro lo spazio compreso tra i due moli assottigliando, di anno in anno, la larghezza del tratto di sabbia. 
il molo dei pescatori
 Riconoscendo la pericolosità del fenomeno, che potrebbe incidere in negativo sull’afflusso
dei bagnanti, le autorità locali provvedono a trasferire la sabbia, accumulatasi nel posto sbagliato, direttamente sulla baia.
E per favorire la stagione balneare i lavori di drenaggio del porticciolo vengono ultimati, di solito, entro maggio a cominciare dal 2001.
   La località, oltre che per la splendida spiaggia, attira anche per le meraviglie naturalistiche ed archeologiche che vi sono conservate. Nei dintorni della cittadina si trovano le Grotte di San Vito in cui sono state scoperte incisioni del Paleolitico Superiore; per chi ama fare immersioni subacque non è difficile imbattersi in resti di anfore antiche depositati sui fondali marini; trovano spazio anche gli sport velici. Tra le manifestazioni, certamente, la più singolare è quella dedicata al “couscous” che da qualche tempo si svolge verso la fine del mese di Settembre, ogni anno allungando sempre più le date. Ad iniziare ufficialmente la stagione balneare è, invece il 15 Giugno quando, in occasione della festa in cui si celebra il santo martire (patrono del paese), molta folla si riversa nella cittadina per assistere allo sbarco e partecipare alla processione.
   Parallelamente al turismo balneare San Vito offre la possibilità, così come Custonaci, Cornino, Scurati di effettuare delle escursioni nel vicino Monte Cofano. Dopo l’istituzione della Riserva, infatti, si è sviluppato anche un tipo di turismo cosiddetto naturalistico, parallelamente a quello già avviato nell’altra riserva dello “Zingaro”. L’afflusso di visitatori amanti della natura ha potenziato ulteriormente il turismo della zona. Il turismo, congiuntamente alle tradizionali attività agricole e artigianali, secondo gli intenditori, sembra essere la più evidente possibilità di sviluppo di tutta la riviera.
 Infine l’attività marmifera ha dato un’altra possibilità allo sviluppo del turismo locale: si tratta del turismo industriale. Meta di questo turismo sono le cave di marmo e le segherie attorno a Custonaci che vengono visitate da italiani e stranieri che arrivano in pullman curiosi di conoscere i metodi di estrazione e le varie fasi di lavorazione del marmo. Le visite si concludono quasi sempre con l’immancabile “souvenir” del prezioso materiale
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