La costa

   Monte Cofano, che geograficamente si inquadra tra la fascia costiera che si trova a Nord-Est del versante settentrionale del Monte Erice e Capo San Vito si innalza a dividere il golfo di Bonagia e quello di Cofano. In entrambi questi due golfi  la costa in genere è bassa e rocciosa e si presenta formata da due tipi di roccia che hanno caratteri litologici differenti: calcareniti e calcari che affiorano in zone diverse.

costa del golfo di Bonagia
  Nella costa del golfo di Bonagia le rocce (spesso fessurate e incise) sono sottoposte continuamente a erosione. A Cornino  il mare le sminuzza e le riduce a sabbia e la costa diventa bassa e piatta. In prossimità del Monte, a Nord-Ovest di Cornino, la costa si frastaglia presentando falesie a strapiombo sul mare, e sul posto ci sono numerose grotte dovute allabrasione marina.
  Il tratto di costa compreso tra il golfo di Bonagia e quello di Cofano si presenta dal punto di vista morfologico tra i più interessanti della Sicilia occidentale. Calette rocciose e spiaggette ciottolose si alternano a “trottoir” a vermeti lungo la linea costiera fino a San Vito Lo Capo. 
trottoir a vermeti
   Il "trottoir a vermeti" è tipico delle coste siciliane di Nord-Ovest ed è presente nel litorale di Cofano e dei suoi due golfi. Si tratta di una piattaforma protesa verso il mare nata in seguito ad un processo di cementificazione di gusci di molluschi Vermetidi e di rivestimenti calcarei di altri organismi. Assunto l'aspetto molto simile ad un marciapiede il "trottoir" è stato posto in analogia con la formazione dei "reef" corallini. 

   La costa proprio del golfo di Cofano che si apre a Nord, in località chiamata Frassino sulla Piana di Castelluzzo, ha principalmente le stesse caratteristiche rocciose fino a San Vito Lo Capo, mentre è solo sabbiosa nella località balneare sanvitese; oltre San Vito Lo Capo è nuovamente rocciosa e più alta fino ad arrivare allo Zingaro, oltre il villaggio Calampiso.

litorale dello Zingaro

   Un particolare interessante è che lungo il litorale per lo Zingaro sono state scoperte numerose sorgive di acqua dolce in prossimità delle quali crescono delle alghe particolari adattate ad una bassa salinità.
  

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