Schede botaniche

Specie: Asteriscus maritimus (L) Less     
Famiglia: Compositae                   
Periodo di fioritura: aprile-luglio
Zona di vegetazione: litorale
Osservazione: versante nord di Cofano
Descrizione: pianta perenne, ispida, con rami prostrati e legnosi lunghi fino a 20 cm. Foglie intere, picciolate e oblungo-spatolate. Capolini solitari, terminali, fino a 5 cm di diametro, color giallo carico; brattee involucrali esterne simili alle foglie cauline superiori. I frutti dei fiori ligulati trigoni sono lunghi 1,5 mm, i frutti dei fiori tubulosi, cilindrici; pappo lungo 1-1,5 mm
Distribuzione: regione mediterranea marittima.
Habitat: cresce sui pendii sassosi e sulle rupi, in prossimità delle coste.
                                                                                                                                                       Specie: Capparis spinosa L.

Famiglia: Capparidacee

Periodo di fioritura: aprile-giugno
Zona di vegetazione: litorale
Osservazione: versante nord-ovest di Cofano e in varie località del territorio.
Descrizione: arbusto glabro, molto ramificato e prostrato, non sempre spinoso e con fiori bianchi molto appariscenti, caratterizzati da un grande numero di stami rosso-violaceo. Foglie alterne e brevemente picciolate, ellittiche, intere, glabre o finemente pelose. I frutti sono delle bacche oblunghe verdi con polpa rossa e molti semi.
 Distribuzione: Italia meridionale, isole del Mediterraneo. D. O. C quelli di Pantelleria.
Habitat: cresce in ambienti asciutti e assolati, anche con poco humus. Predilige le rupi sul mare.
Nota: i boccioli fiorali hanno proprietà aromatiche, raccolti quando sono giovani vengono usati come condimento, dopo macerazione sotto sale o sotto aceto; hanno anche proprietà diuretiche, digestive ed astringenti. Il nome  della pianta deriva dal nome arabo Kabar.
                                                                       
 Specie: Ferula communis L


Famiglia: Umbrelliferae

Periodo di fioritura: aprile-giugno
Zona di vegetazione: litorale
Osservazione: versante nord di Cofano ma comune e diffusa in tutto il territorio.
Descrizione: le foglie molli, pluripennate, hanno un caratteristico aroma pungente somigliante un po' al sedano; le inferiori lunghe fino a 60 cm, hanno un contorno a forma di ventaglio, le superiori sono più piccole e avvolte da una guaina navicolare. L'infiorescenza è molto ramificata con ombrelle terminali fertili e brevemente peduncolate, quelle laterali sterili e lungamente peduncolate.
Distribuzione: bacino del Mediterraneo; diffusa in tutta la Sicilia.
Habitat: cresce in zone aride e sassose della macchia degradata e nelle garighe, dove si diffonde sia grazie ai frequenti incendi sia perché non viene brucata dal bestiame.
Nota: la Ferula è velenosa e gli animali che se ne cibano contraggono la "ferulosi" morendo in pochissimo tempo.
Uso: viene impiegata, data la tenacità dei fusti, per costruire sgabelli robusti e nello stesso tempo leggeri.
Nome dialettale: fella
Specie: Glaucium flavum Crantz 
Famiglia: Papaveracee                  
Periodo di fioritura: aprile-giugno
Zona di vegetazione: litorale
Osservazione: versante nord di Cofano
Descrizione: tra le papaveracee spicca questa specie litoranea che è notevole per la caratteristica glaucedine della quale è ricoperta e per i suoi grandi fiori gialli (5-6 cm di diametro), a quattro petali, talora aranciati. Gli steli, quasi glabri, emettono, se spezzati, un denso latice giallo e velenoso.Le foglie nferiori, lunghe fino a 35 cm, sono lobate o pennato-partite con margini ondulati e sporadici peli bianchi. Le capsule, subcilindriche e lisce, sono lunghe fino a 30 cm e spesso incurvate, da qui lo strano nome.
Distribuzione: cresce lungo le coste del  Mediterraneao
Habitat: preferisce le coste rocciose
Nota: il nome deriva dal greco “glauco” per il colore giallo.
Nome comune: papavero cornuto
Specie: Asphodelus microcarpus Salzm. et Viv.
Famiglia: Liliacee                  
Periodo di fioritura: febbraio-aprile
Zona di vegetazione: sublitorale
Osservazione: versante nord-est di Cofano
Descrizione: ha il fusto fino a un metro d’altezza, eretto e ramificato e radici tuberose, fusiformi, ricche in sostanza amilacee e pectiche che, in periodi di carestia, furono utilizzate come alimento. Le foglie sono tutte basali, lunghe 25-45 cm e larghe 1-4 cm, appiattite e leggermente carenate. Infiorescenza riccamente ramificata, piramidale, poggiante su un robusto scapo, con brattee da membranose a verde-pallido, e fiori pedicellati, con peduncolo di 5-7mm. I tepali sono bianchi con nervature rosso-brune, lunghi 1-1,6 cm. Capsula da obovoide a sferica, 5-8x6-10 mm, con 2-7 solchi trasversali.
Distribuzione: bacino del Mediterraneo
Habitat: predilige le garighe degradate
Nota: il nome deriva dal greco e sta a significare che  “non si riduce in cenere”, infatti è molto resistente agli incendi dopo i quali riesce a germogliare  presto. Omero dice che tappezzava gli Inferi e per questo nell’antichità veniva ritenuta pianta dei morti, cosa che non corrisponde a verità data la rapidità con cui si rigenera alla vita  anche dopo la sua apparente distruzione.
 Specie: Ceratonia siliqua L. 
Famiglia: Leguminosae                   
Epoca di fioritura: agosto-ottobre
Fascia sublitorale
Osservazione: versante ovest di Cofano ma  un tempo più presente e diffusa nel territorio.
Descrizione: albero sempreverde che raggiunge un'altezza massima di 8-10 m, mentre il tronco oltrepassa anche i 3 m di circonferenza negli individui secolari, non rari.  Le foglie, paripennate, ciascuna con 4-10 segmenti obovati e brevemente picciolati , ci rivelano il suo adattamento xerofitico perché coriacee e di un verde lucente sulla pagina superiore. I fiori, poco appariscenti perché piccoli e privi di corolla, si sviluppano in infiorescenze racemose sul legno vecchio dei rami e del tronco. I frutti (carrube), di colore bruno-violetto, sono grossi legumi penduli appiattiti, lunghi 10-20 cm e larghi 2, che maturano a primavera.
Distribuzione: bacino del Mediterraneo
Habitat: si adatta agli ambienti aridi
Uso: i frutti sono commestibili e vengono ancora usati come mangime per il bestiame, per la produzione di alcool e di bevande fermentate. Dai semi si ricava la pectina impiegata nell’industria dolciaria come addensante.
Nota: il nome deriva dal greco e significa che il frutto ha forma di corno. Il carrubo ha una longevità elevatissima.

Nome comune:carrubo
                                                                          

Specie: Drimia maritima L.


                                                         
 Famiglia: Liliacee

 Periodo di fioritura: fine estate

 Zona di vegetazione: sublitorale

 Osservazione: versante nord di Cofano        


Descrizione: Ha un grosso bulbo. Le foglie di un colore verde intenso appassiscono prima della fioritura che avviene in tarda estate. L'infiorescenza è costituita da un gran numero di fiori (oltre 100)  a forma stellare e per questo la sua parte apicale tende ad incurvarsi sotto il peso dei fiori. La sua fioritura è molto decorativa. I fiori sono bianchi, inodori e vistosi.

Distribuzione: bacino del Mediterraneo

Habitat: garighe, luoghi rocciosi

Nome dialettale: cipollaccio

Nota: Nell'antichità era nota con il nome di Scilla con il quale è chiamata anche adesso il Erboristeria. La pianta era conosciuta come medicina per le sue proprietà cardiotoniche e diuretiche da tempi antichissimi.                                                                                          
 Specie: Erica multiflora L.  
Famiglia: Ericaceae                   
Periodo di fioritura: agosto-dicembre
Zona di vegetazione: sublitorale
Osservazione: versante nord di Cofano
Descrizione: arbusto sempreverde, compatto, molto ramificato e con foglie aghiformi, lunghe 6-11 mm in verticilli di 4-5. I fiori a forma di urna e lunghi fino a 7 mm formano dense infiorescenze all'apice degli steli, le antere porpora scuro sono molto sporgenti dalla corolla.
Distribuzione: bacino del Mediterraneo, è  forse la specie europea più meridionale, la si trova anche a Pantelleria e a Malta. Allo Zingaro è molto diffusa.
Habitat: preferisce i luoghi aridi e le rupi ma si trova anche nel sottobosco di macchie.
Nota: il suo nome deriva dal greco e significa “rompere” a causa della fragilità del suo fusto che si spezza facilmente.
Specie: Opuntia ficus-indica (L.) Miller 
Famiglia: Cactacee                   
Periodo di fioritura: aprile-luglio
Zona di vegetazione: sublitorale
Osservazione: versante ovest di Cofano ma comune e diffusa in tutto il territorio.
Descrizione: pianta carnosa, molto ramificata, spesso arborescente, può raggiungere i 5 m di altezza e forma con il tempo grossi tronchi lignificati, con internodi appiattiti, detti cladodi, di 20-50x10-20 cm. I fiori di 6-10 cm di diametro, addensati sui margini dei cladodi, sono gialli. I frutti, da gialli a rossi, di 5-9 cm, ricoperti da pulvini di setole come i cladodi, commestibili, sono molto apprezzati. Maturano in agosto ma la maturazione si può ritardare fino in inverno abbattendo la prima fioritura (scozzolatura).
Distribuzione: cresce spontanea in tutto il Mediterraneo dove si è ambientata.
Habitat: si adatta a qualsiasi ambiente e può crescere direttamente sulla nuda roccia.
Nota: è originaria dell’America tropicale.
Uso: in passato dai nostri contadini il frutto veniva utilizzato come dolcificante e addensante nella “passata” di pomodoro. I fiori secchi vengono usati in erboristeria per le proprietà diuretiche.
 Specie: Prunus dulcis (Miller) D. A. Webb 

Famiglia: Rosaceae                   
Periodo di fioritura: gennaio- marzo
Zona di vegetazione: sublitorale 
Osservazione: versante est di Cofano ma presente e diffuso in tutto il territorio.
Descrizione: piccolo albero o frutice, con rami spinescenti nelle piante inselvatichite. Foglie glabre, strettamente lanceolate, lunghe 4-12 cm e larghe fino a 3 cm, seghettate. I fiori, quasi sessili, si sviluppano prima delle foglie, con 5 petali rosa lunghi circa 2 cm. Il frutto, lungo 3 -6 cm, è una drupa a mesocarpo fibroso-asciutto che si stacca spontaneamente a maturità. Il nocciolo è solcato e bucherellato. Il seme può essere dolce o amaro ed è edule.
Distribuzione: bacino del Mediterraneo meridionale dove si è spontaneizzato.
Habitat: si rinviene anche negli ex coltivi dove si è inselvatichito.
Uso: le mandorle sono molto usate in dolceria per torroni, dolci e biscotti e anche per preparare la  tipica frutta “marturana” siciliana. Frequente l’utilizzo pure in cucina per zuppe a base di pesce e nel “pesto” alla trapanese.
Nota: il luogo d’origine è l’Asia sud-occidentale. Oltre ad essere pianta da frutto è anche pianta ornamentale; mandorleti coltivati costituiscono un’importante fonte di reddito.
 Specie: Chamaerops humilis L.

Famiglia: Palmae                   
Periodo di fioritura: maggio-giugno
Zona di vegetazione: sublitorale
Osservazione: versante nord-ovest di Cofano ma presente in altre località del territorio.
Descrizione: bassa e spesso cespugliosa ha fusto generalmente breve (ma, se sviluppato  può raggiungere i 9 m in particolari condizioni) e ricoperto dai residui fibrosi grigi delle guaine fogliari. Ha foglie robuste, sempreverdi, lunghe fino a 80 cm, suddivise a ventaglio in 10-20 lacinie appuntite e lanceolate, picciolo spinoso al margine. Le infiorescenze sono a pannocchie ramose lunghe fino a 35 cm. I frutti sono drupe lunghe 1-4 cm, di colore giallo-rossiccio e non commestibili.
Distribuzione: è distribuita lungo le coste dell'area mediterranea occidentale; in Italia è rara tranne che lungo il litorale meridionale dove  forma folte garighe. Nel trapanese enormi piante si trovano allo Zingaro.
Habitat: predilige le macchie rivierasche, garighe, luoghi rocciosi.
Uso: si utilizzano le foglie per lavori di intreccio, per produrre scope, corde, cestini e crine per imbottiture. Il “cuore” di palma, ricavato dal fusto rappresenta un piatto gustoso.
Nota: è la sola rappresentante spontanea in Europa della famiglia delle Palme ma viene coltivata anche come pianta ornamentale.
Specie: Ampelodesmos mauritanicus Dur. et Sch.  

Famiglia: Graminaceae                   
Periodo di fioritura: aprile-giugno
Zona di vegetazione: brecciai
Osservazione: versante nord-ovest di Cofano e diffusa anche in altre località del territorio.
Descrizione: è un'erbacea di alto sviluppo e di eccezionale vigore vegetativo che vive spesso in associazioni pure (Ampelodesmeti), tipiche rappresentanti della steppa mediterranea. Foglie resistenti, lunghe fino a 1 m e larghe circa 7 mm, molto ruvide, con margini in seguito convoluti. pannocchia su culmo lungo e robusto, riccamente ramificata e lievemente unilaterale, con spighette peduncolate, compresse lateralmente, lunghe 10-15 mm, a 2-5 fiori. Lemma munito di 2 denti all'apice e di resta lunga 1-2 mm, esternamente peloso sulla metà inferiore.
Distribuzione: si ritrova su quasi tutte le pendici litoranee aride della Penisola (Mediterraneo occidentale); nel trapanese su monte Erice e allo Zingaro.
Habitat: si rinviene nei luoghi aridi e incolti e nelle garighe.
Nota: è originaria delle montagne dell'Atlante algerino.
Uso: un tempo, ma ancora oggi, in Sicilia le sue foglie, lunghe e tenaci, venivano usate per fare lavori d' intreccio e cordami (anche per la marineria locale) e soprattutto legami per i covoni del grano (liami ).
Nome dialettale: disa    
Specie: Cistus incanus L.

Famiglia: Cistacee                   
Periodo di fioritura: aprile-giugno
Zona di vegetazione: brecciai
Osservazione:  versante nord di Cofano
Descrizione: frutice con foglie opposte, ovali o ellittiche, rugose e increspate ai margini, reticolato-venose nella pagina inferiore. I fiori, solitari o in gruppi di 2 o 3, hanno sepali subeguali tra di loro; la corolla, rosa o rossa, misura 4-6 cm di diametro, con petali rotondeggianti e smarginati lunghi da 2 a 3 volte i sepali. E' una specie polimorfa della macchia mediterranea.
Distribuzione: nel bacino del Mediterraneo l'area va dalla Sardegna alla Sicilia; nel trapanese cresce anche allo Zingaro.
Habitat: è propria delle pendici più calde e secche della macchia mediterranea e delle garighe.
Nome comune: cisto rosso.
Specie: Euphorbia dendroides L. 
Famiglia: Euphorbiacee                   
Periodo di fioritura: novembre-aprile
Zona di vegetazione: brecciai
Osservazione: versante nord-ovest di Cofano
Descrizione: come tutti gli altri membri della famiglia contiene un latice irritante che la protegge dagli erbivori. Pianta alta da 50 cm a 3 m, ha una crescita lenta ad andamento cupoliforme alto fino a 2-3 m, a rami bi- e tricotomi, nudi in basso e densamente fogliosi in alto. Le foglie sono glabre, oblungo-lanceolate, integre e con un mucrone, misurano 25-65x3-8 mm. I fiori, gialli e numerosissimi, sono raccolti in ombrelle a 3-10 raggi piuttosto spessi e raccorciati, involucrate da brattee quasi orbicolari, pure di color giallo. Capsula di 5-6 mm, trigona; semi lisci, grigi, di 3 mm, appiattiti lateralmente.
Distribuzione: si trova localmente in tutto il bacino del Mediterraneo.
Habitat: predilige le rupi calcaree in prossimità della costa.
Nota: è una delle numerose piante mediterranee che perdono le foglie alla fine della primavera per potere affrontare l'arida stagione estiva. Si riveste di nuove foglie in autunno. Il nome deriva da Euforbo, medico del re Giuba della Mauritania (I sec. a. C.) che usò la pianta a fini terapeutici. Il nome specifico deriva dal greco e significa “arbusto”.
Nome comune: euforbia arborescente.
Specie: Brassica drepanensis (Caruel) Ponzo

  
fiore brassica
 Famiglia: Cruciferae                   
 Periodo di fioritura: febbraio-aprile

Osservazione: versante sud-est di Cofano
Descrizione: pianta perenne alta 3-6 dm, ricoperta interamente di una fitta peluria biancastra. I fusti, legnosi alla base, portano inferiormente foglie lirate o profondamente lobate, con margini dentati; quelle superiori, lievemente amplessicauli, sono lanceolate e con bordi interi. Infiorescenza racemosa piuttosto ricca; i fiori hanno petali di colore giallo pallido, di 10-15 mm. Il frutto è una siliqua a sezione quadrangolare con becco breve e stretto, privo di semi.
Distribuzione: presente in passato esclusivamente  su Monte Erice e riscontrata successivamente anche allo Zingaro, a monte Passo del Lupo.
Habitat: predilige le rupi calcaree scoscese.
Nota: è un rilevante endemismo puntiforme ed è una specie rara e vulnerabile. Il nome deriva da Bresic che in celtico significa cavolo. Il nome specifico significa che è propria del trapanese.
Nome comune: cavolo di rocca; nome dialettale: cavulu sarvaggiu.
Specie: Convolvulus cneorum  L.  (manca foto)

Famiglia: Convolvulaceae                   
Periodo di fioritura: aprile-maggio
Zona di vegetazione: rupi
Osservazione: versante nord di Cofano
Descrizione: piantina perenne alta 20-30 cm, legnosa alla base con molte foglie ricoperte da peluria, i fiori all’apice dei rami hanno corolla campanulata, inizialmente contorta, bianca con striature di color violetto; il frutto è una capsula ovale e pelosa nella parte apicale. Cresce in zone soleggiate ed è molto resistente. 
Distribuzione: il suo areale è frammentario, in Sicilia si trova su monte Pellegrino, monte Gallo e allo Zingaro  su monte Passo del Lupo.
Habitat: predilige le rupi calcaree alte.
Nota: è una specie vulnerabile, avendo un habitat particolare su rupi litoranee è esposta alla degradazione. Il nome viene da convolvere che in latino significa “avvolgere” per i fusti volubili.
Nome comune: vilucchio turco.
Specie: Dianthus rupicola Biv. 
Famiglia:Caryophillaceae                   
Periodo di fioritura: maggio-settembre
Zona di vegetazione: rupi
Osservazione: versante sud-est di Cofano
Descrizione: è alta fino a 40 cm con fusti legnosi, forma dei cuscinetti  sulle rupi, ha foglie lineari acute 3x50 mm sparse sui rami fioriferi e invece raccolte a rosetta alla base, i fiori sono raccolti in mazzetti a fioritura differita ed hanno i petali di un colore rosa intenso, calice cilindrico di 4x20 mm, dentato e ricoperto alla base da squame verdi. Il frutto è una capsula deiscente a maturità.
Distribuzione: nel Mediterraneo limitato ad area poco estesa; nel trapanese è presente anche allo Zingaro.
Habitat: cresce sulle rupi.
Nome comune: garofano selvatico
Specie: Hedera subsp.helix 
Famiglia: Araliaceae                 
Periodo di fioritura: settembre-ottobre
Zona di vegetazione: rupi  
Osservazione: versante nord di Cofano
Descrizione: di solito il fusto, che ha molte radici avventizie, avvolge i fusti degli alberi nei boschi mediterranei. Ha foglie polimorfe con margine intero o diviso. I fiori sono disposti in ombrelle; la corolla ha 5 petali verdastri. Il frutto è una bacca nerastra di 5-6 mm, contiene glucosidi ed è velenosa. 
Distribuzione: esemplari di grandi dimensioni esistono allo Zingaro su monte Sparacio, monte Erice e Bosco di Scorace. E’ rara l’esistenza in prossimità del mare come a Cofano dove esiste un’enorme macchia abbarbicata ad una parete rocciosa (vedi foto).
Habitat: cresce spontaneamente in montagna e in collina; preferisce un clima umido e un’esposizione a nord.
Nota: il nome deriva dal greco édos che significa “sedia” per come aderisce con i fusti e le infinite radici ad altre piante o a pareti di roccia.
Uso: le foglie vengono usate in erboristeria date le proprietà analgesiche e antispasmodiche.
Specie: Hieracium cophanense Lojacono
disegno V.Peralta
disegno di V. Peralta
   
Famiglia: Compositae                  
Periodo di fioritura: maggio-giugno
Zona di vegetazione: rupi  
Osservazione: versante nord di Cofano
Descrizione: alta 10-30 cm, lignificata alla base, ha un ciuffo di foglie coriacee di color verde scuro e lucide nella parte superiore, fusto con all’apice un corimbo di capolini di 3-4 cm e di colore giallo avvolti da squame brune. Il frutto è un achenio di 3 mm con all’estremità una corona di setoline pappose.
Distribuzione:  si riscontra anche allo Zingaro sul monte Passo del Lupo.
Habitat: cresce sulle rupi ad una certa altitudine.
Nota: endemismo raro. Il suo nome deriva dal greco e significa “sparviero” perché si pensa che se ne alimentassero gli sparvieri per migliorare la vista.
Nome comune: sparviere del monte Cofano
 Specie: Lithodora rosmarinifolia  (Tenore) Johnston

Famiglia: Boraginaceae                   
Periodo di fioritura: dicembre-aprile
Zona di vegetazione: rupi
Osservazione: versante est di Cofano
Descrizione: è un frutice molto ramificato formante grossi pulvini. I rami sono brevi e rigidi con foglie coriacee, sessili, color verde scuro, lineari, lunghe 1-6 cm, con margine revoluto. I fiori ad 1-4, di colore azzurro intenso, hanno corolla imbutiforme, pelosa esternamente, lembo 5-lobato.
Distribuzione: cresce nell’Italia meridionale, nella Sicilia nord-occidentale e nelle Egadi.
Habitat: vive sulle rupi calcaree.
Nota: endemica, è considerata rara. Il  nome deriva dal greco e significa “regalo delle rocce”.
Nome comune: erba perla
    
Descrizione di G. Gandolfo. Foto di G. Gandolfo, V. Peralta, V. Stampa

   

    


     

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