la più nota delle torri di avvistamento a Trapani: torre di Ligny (1671) |
Fu nel XVI
secolo, quando la Sicilia
apparteneva ai domini della Spagna, che nacque l’esigenza di perfezionare e
incrementare le difese costiere. Nell’anno 1584 venne affidato all’ingegnere Camillo
Camilliani di Firenze l’importante compito di perlustrare il litorale siciliano
allo scopo di esaminare lo stato delle torri esistenti costruite nei secoli
precedenti.
Dopo la sua
esplorazione in Sicilia Camilliani, ideò la costruzione delle nuove torri che
dovevano integrare il vecchio sistema, ritenuto ormai insufficiente a difendere
l’ Isola.
Il progetto di Camilliani prevedeva una
fitta cintura di torri che fossero in grado di mettersi in contatto, in caso di
pericolo quale poteva essere l’avvistamento di navi nemiche, attraverso segnali
che potessero fare in brevissimo tempo il giro dell’isola e che consistevano in
fumi di giorno e fuochi di notte. Tali segni dovevano essere ripetuti dalle
torri laterali per ottenere “corrispondenza”.
L’architettura delle torri era molto
semplice. Caratteristica è la pianta quadrata o rotonda, articolata
su tre elevazioni: la base, il piano operativo e la terrazza. La cisterna
raccoglieva l’acqua piovana per le necessità della guarnigione e si trovava
alla base che una scala, di solito di legno, metteva in contatto con i piani
superiori. Il camino era indispensabile e
anche un forno poteva risultare utile.
Alla torre si accedeva da una finestra del
primo piano grazie ad una scala di legno o di corda che veniva ritirata dopo
l’uso. Le scale in muratura e gli ingressi al pianterreno che oggi ritroviamo
in alcune torri sono stati aggiunti in epoca successiva. La terrazza, luogo
delle segnalazioni, era parzialmente coperta da una tettoia in legno
(“pinnata”) sulla quale si effettuava il servizio di ronda.
La guarnigione della torre era composta da
tre-quattro uomini, chiamati “torrari” che avevano il compito di guardare in ogni momento del giorno e della notte il mare e la terra
circostanti la fortificazione per segnalare eventuali pericoli e che si alternavano giorno e notte.
torre di San Giovanni |
In zona suggestiva
e isolata, la Torre
di San Giovanni è situata in un pendio scosceso del Monte Cofano, a mezza costa
sul versante Nord-Ovest. La sua architettura è del tipo definito “camillianeo”.
La pianta, che è quadrata, ha il lato esterno di metri 9,1 e quello interno di
5, 9. Attraverso una scala in muratura esterna, di epoca successiva alla sua
costruzione, si può accedere alla terrazza. Due finestre si aprono su lati
opposti, l’una verso Trapani e l’altra verso San Vito Lo Capo. Data la sua
posizione elevata, aveva sicuramente corrispondenza con le torri di Bonagia e
di Monte San Giuliano e probabilmente con la torre di Isolidda, sul golfo di
Cofano.
In stato di
abbandono per lungo tempo è stata poi restaurata. La si può raggiungere
agevolmente percorrendo il sentiero litoraneo attorno a Monte Cofano.
torre della Tonnara |
L’altra torre, la Torre della Tonnara, si
trova a pochissima distanza dal mare, proprio sul golfo di Cofano, su una
spianata ai piedi del monte, nel versante Est. La datazione precisa della torre
originaria è alquanto difficile: fu costruita probabilmente agli inizi del
sedicesimo secolo, a guardia della tonnara. Aveva corrispondenza con la torre
dell’Isolidda situata in direzione di San Vito Lo Capo. A prima vista si nota
subito la forma stellare della torre, unica nel suo genere in Sicilia.
posizione della Tonnara di Cofano |
Camilliani avendola notata durante la sua
perlustrazione in Sicilia, la ritenne ancora in buono stato, affidabile alla
difesa del posto, e la inserì nel suo progetto di cintura di fortificazioni
dell’Isola. L’ interno è a pianta quadrata di m8,20 di lato. Il piano
superiore ha pianta di m 10 x 10. L’
imponenza della costruzione testimonia gli interessi economici da difendere
legati al commercio del tonno. La si raggiunge percorrendo la strada, in parte
non asfaltata, che costeggia il golfo di Cofano.
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