Lungo il litorale del golfo di Bonagia fino ad
arrivare a Custonaci, compresa la riserva di Monte Cofano, e poi oltre fino
Capo San Vito e lo “Zingaro”, si trovano diverse grotte preistoriche.
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ingresso grotta Emiliana |
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grotta Emiliana, escursionisti |
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grotta Emiliana, dipinti |
Queste grotte hanno testimoniato la presenza
di un habitat preistorico di grande valore per i diversi ritrovamenti di
fossili, armi, utensili vari di selce, graffiti, risalenti fino al Paleolitico
Superiore. La quantità e l’importanza dei reperti hanno dato, senza ombra di
dubbio, un notevole contributo alla conoscenza della cultura preistorica in
Sicilia. A giudicare dai reperti gli studiosi, in modo unanime, sono arrivati
alla conclusione che i gruppi umani che abitavano queste grotte raggiunsero in
Sicilia un momento culturale molto raffinato assimilabile alle realtà
preistoriche più evolute del resto d’Europa.
La frequentazione
di questi siti si protrasse fino al
Neolitico, così come è stato documentato per la Grotta di Cala dei Genovesi a Levanzo e per la Grotta dell’Uzzo
nello Zingaro o per altre.
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Levanzo, grotta dei Genovesi |
In periodo
storico le grotte sono state frequentate sicuramente per scopi e usi diversi e
non più solamente come ripari naturali per difendersi. Nell’800
furono rifugio per gli eremiti e durante l’ultimo conflitto bellico diedero
asilo agli sfollati. Ancora oggi sono ricovero per animali e sono usate come
deposito di masserizie e attrezzi di lavoro per
le famiglie di pastori e di contadini.
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grotta del Crocifisso |
Nella Riserva di Monte Cofano si trova inserita solo la Grotta del Crocefisso, le
altre grotte si trovano dislocate in diversi punti della fascia costiera.
Accennerò solo a qualcuna di esse perché più vicina al monte.
La grotta
del Crocifisso si trova sul lato nord di Cofano a circa 60 metri s.l.m. Prende
il nome da una piccola edicola sottostante che custodisce al suo interno un
crocifisso e che fino a pochi anni fa, era meta di pellegrinaggi. La grotta si
presenta con un corridoio ogivale largo 6 metri e profondo circa 23 metri che
si allarga verso l'interno in un cunicolo orizzontale. Lo strato archeologico è ancora intatto. Si può raggiungere attraverso il sentiero che costeggia monte
Cofano e poi inerpicandosi fino ad essa..
Nel litorale di Custonaci la più nota è la grotta Mangiapane, che è ubicata a ridosso del
costone di Scurati. Mangiapane è il nome
della famiglia che vi ha vissuto per parecchio tempo fino agli anni ’50. Si
trova a circa 60 metri s.l.m. ed è di vaste dimensioni, con una larghezza di 13
metri e una profondità di 60 metri.
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grotta Mangiapane |
Comprende all'interno un borgo di piccole case, abitate fino alla metà
del ’900 e diviso da una stradina in basolato di pietra.
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grotta Mangiapane, strada d'ingresso
Presepe Vivente |
Ogni anno, nel periodo
natalizio, la grotta diventa lo scenario naturale del famoso Presepe Vivente.
E' facile arrivarci sia da Scurati che da Cornino attraverso una strada non
asfaltata ma carrozzabile.
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interno grotta Buffa |
La grotta
Buffa si trova dietro la grotta Mangiapane e più verso Cofano ad una altitudine
di circa 60 metri s.l.m. Si presenta con una sala ogivale larga 4 metri e profonda
24 metri. E' considerata una delle
grotte più importanti del trapanese per la quantità di manufatti litici
raccolti tra i quali 500 utensili ed armi in pietra, oltre a moltissimi resti ossei
di animali. La strada per raggiungerla è facilmente
percorribile fin sotto la grotta sia a piedi che in macchina, ma poi bisogna
arrampicarsi tra le rocce per arrivarci direttamente.
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interno grotta Miceli |
La grotta Miceli si trova a ridosso delle
abitazioni di Scurati ed è di proprietà della famiglia Miceli che la usa come
deposito di attrezzi agricoli. Si presenta con una sala rotonda a forma di
forno larga 5 metri e profonda 12 metri. E’ ritenuta tra le grotte più
importanti perché sulle pareti interne sono state rinvenute incisioni risalenti
a più di 20.000 anni fa. E' facilmente accessibile perché collegata
direttamente con la strada asfaltata.
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grotta Rumena murata |
La Grotta Rumena è sita nel Comune di Custonaci ed è
accessibile dalla strada che costeggia le Rocche di Rumena, località che dà il
nome alla grotta. Ha una sala esposta a nord-ovest, larga tre metri e profonda
12,13 metri. L’insediamento umano nella grotta va dal Paleolitico fino ai
giorni più recenti. Data la sua ampiezza, durante le invasioni saracene fu
usata come fortificazione. L’intervento dell’uomo nel corso del tempo ha
modificato lo spazio al suo interno distribuendolo come in una normale
abitazione.
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allevamento di asini |
Numerosi nei dintorni sono gli anfratti che gli allevatori utilizzano come depositi di paglia e fieno per animali da soma come asini e muli.
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