mercoledì 24 agosto 2016

Cofano e Maria Santissima di Custonaci

   L’idea di scrivere un post sulla Madonna di Custonaci nasce dalla lettura del volume “Le glorie di Maria Santissima Immacolata sotto il titolo di Custonaci” scritta da Giuseppe Castronovo (1814-1893) e ripubblicato nel 2010 in occasione dei festeggiamenti della Madonna (un gradito regalo che mi è stato offerto da amici). 
   La lettura del testo ha avvalorato la mia convinzione di quanto gli antichi culti legati a monte Cofano siano inscindibili da quelli di Erice nel cui territorio viene da tempo onorata la Santissima Vergine Madre custodita nel Santuario di Custonaci, anzi si può dire che si rifanno alla stessa matrice rituale.
   La Madonna di Custonaci costituisce, forse, l’elemento religioso unificante di maggiore entità per le popolazioni dei comuni limitrofi che si riconoscono in Erice o Monte San Giuliano come loro nucleo originario. 
Custonaci, Santuario della Madonna: altare centrale
   Il culto di questa Madonna, che ha attraversato secoli, è tutt’ora molto forte ed ogni anno le vengono dedicate solenni feste sia a Custonaci che ad Erice  (ma anche nel resto dell’hinterland trapanese).
   I festeggiamenti ricadono nell’ultima settimana di agosto e culminano il mercoledì dello stesso mese. Per l’occasione nei cortiletti delle case ericine ricordo che vengono addobbati gli “altari” con le Madonne e che anche a Custonaci è previsto un programma all'insegna della tradizione, della cultura e dello spettacolo.    

giovedì 18 agosto 2016

L'offerta turistica

   E’ certamente un fattore positivo che al turismo balneare tipico della costa che da Bonagia arriva fino a San Vito Lo Capo, forte fonte di reddito per l’economia locale, dopo l’istituzione della riserva  dello Zingaro e di Monte Cofano, si sia aggiunto anche il turismo di tipo ambientale che incrementa ulteriormente l’attività ricettiva e di sviluppo turistico della zona.
   Il territorio limitrofo delle due riserve è dotato di una buona ricettività turistico-alberghiera e le bellezze paesaggistiche sono incomparabili ma, oltre alla natura e al mare altre motivazioni invogliano i visitatori a soggiornarvi: conoscere i siti di interesse storico-archeologico dislocati in tutto il trapanese, gustare i piatti della tradizione locale,  assaggiare i dolci tipici e bere i nostri vini. 
   Per una buona promozione territoriale e per offrire un pacchetto turistico più variegato, le località costiere dell’ericino da anni organizzano e pubblicizzano (anche con riscontri molto positivi) diverse manifestazioni.
San Vito Lo Capo
A San Vito Lo Capo, da maggio a fine settembre gli eventi e le feste si verificano periodicamente. A fine maggio si inizia con il Festival Internazionale degli aquiloni, segue la Festa di San Vito (1-15 giugno), il “Tempu ri capuna” o pesce lampuga (prima metà di settembre) che è una rassegna dedicata al pesce azzurro e il “Cous-cous day” (seconda metà di settembre), quest’ ultimo, di rilevanza internazionale, nato per allungare la stagione balneare estiva. Questa rassegna gastronomica è nata nel 1998 ed ha per protagonista il cous-cous, tipico piatto arabo che nella cucina trapanese è a base  di pesce ma che si presta a ricette in cui viene proposto con altre varianti (verdure, carni, legumi). 
   Ma ci sono anche altri appuntamenti con rassegne legate alla promozione del territorio e anche una rassegna letterale e un evento musicale dedicato al jazz. La scorsa estate, a Custonaci, 
preparazione delle sfincie
 durante una festa paesana, ho assaggiato un dolce che nel trapanese viene preparato per le festività natalizie: la 'sfincia'. 

piatto di sfincie condite
   A fine agosto a Custonaci e ad Erice, per più giorni, ci sono i festeggiamenti per la Madonna (iniziano con lo sbarco a Cala Buguto a Cornino e terminano con i fuochi d'artificio)    
   Queste sono solo alcune delle tante iniziative turistiche nate per promuovere la parte costiera nord-occidentale del trapanese.
nave punica, M. Archeol. Marsala
teatro di Segesta



A queste si aggiungono le rappresentazioni teatrali di Segesta e musicali della Villa Margherita a Trapani (per l’intera estate), che, unitamente ai musei e ai monumenti di Trapani, Marsala, Mazara, ai siti archeologici (Mozia, Selinunte, Segesta) e storico-medievali come Erice (uno dei luoghi più incantevoli della Sicilia occidentale) rendono questo territorio molto richiesto per il turismo culturale.
Erice, bottega medievale
Erice, stradina lastricata
   In conclusione penso che si possa dire con certezza che i percorsi naturalistici, se confezionati unitamente a quelli storico-monumentali, culturali in genere ed enogastronomici in particolare, possono offrire al turista una visione più completa del territorio e rappresentare un’ulteriore occasione per il decollo dell’economia locale, ultimamente un po' sofferente.